Gran Panorama Namibiano Glamping
Partenze 2025 Descrizione del tour Da oltre 25 anni il tour “Panorama Namibiano” rappresenta la punta di diamante della nostra ampia e variegata offerta per la Namibia. Siamo orgogliosi di poter offrire, in esclusiva per il mercato italiano, GLAMPING CAMP sia nel Namib che nel…
Partenze 2025
Descrizione del tour
Da oltre 25 anni il tour “Panorama Namibiano” rappresenta la punta di diamante della nostra ampia e variegata offerta per la Namibia. Siamo orgogliosi di poter offrire, in esclusiva per il mercato italiano, GLAMPING CAMP sia nel Namib che nel Damaraland. Rispettosi dell’ambiente, ridefiniscono il senso del lusso rivedendo così completamente il vecchio modo di fare viaggi avventura. L’itinerario, unico ed esclusivo, si avvale poi di tanti altri “plus” a partire dal veicolo 4×4 appositamente modificato per raggiungere gli angoli più belli del paese. Non ci affidiamo a guide stagionali ma solo a guide italiane di altissimo livello da noi selezionate e in esclusiva per il Diamante. Il GRAN PANORAMA, rispetto al classico Panorama Namibiano, esplora meglio la vasta area dell’Etosha, dal settore orientale a quello meridionale, e non manca comunque un soggiorno presso la bella ed esclusiva Riserva Privata di Etosha Heights, ai confini del Parco. Nel Damaraland siamo lontani da qualsiasi altro insediamento e vicinissimi ai fiumi dove poter ammirare i rari elefanti del deserto. Durante la sosta a Swakopmund, il tour si arricchisce poi di un’altra bellissima esperienza disegnata appositamente per i nostri ospiti, per spingerci laddove le alte dune del Namib si gettano nell’oceano. Panorama Namibiano Glamping è un viaggio intenso per scoprire con noi la Namibia più bella.
Luoghi visitati
Windhoek, Okapuka Game Ranch, Parco Nazionale Etosha, Etosha Heights – Safari, Safarihoek – Etosha Heights, Twyfelfontein, Swakopmund, Namib Desert, Deserto del Kalahari, Hosea Kutako
11 aprile e 2,9,16,23,30 maggio € 5021 per persona in camera doppia, euro 5467 in camera singola
25 aprile € 5176 per persona in camera doppia, euro 5467 in camera singola
6,13,20/27 giugno € 5329 per persona in camera doppia, euro 5789 in camera singola
4 e 11 luglio € 6245 per persona in camera doppia, euro 6776 in camera singola
1,8,15,22,29 agosto € 6768 per persona in camera doppia, euro 7309 in camera singola
5,12,19,26 settembre € 5715 per persona in camera doppia, euro 6175 in camera singola
3,10,17,24 ottobre € 5912 per persona in camera doppia, euro 6372 in camera singola
14,21,28 novembre € 5442 per persona in camera doppia, euro 6675 in camera singola
26 dicembre CAPODANNO € 6715 per persona in camera doppia, euro 6675 in camera singola
Destinazione
Partenza
Milano Malpensa
Italia / Windhoek
Windhoek - Okapuka (80 km)
Superiore | Okapuka Safari Lodge o Na'ankuse Lodge o similare | Cena |
All'arrivo disbrigo delle formalità d'ingresso ed incontro con la guida locale di lingua italiana.
Partenza con i nostri esclusivi veicoli overland 4x4 alla volta dell'Okapuka Safari Lodge (o similare) a circa 80 Km a nord dell'aeroporto. Il lodge sorge all'interno di una vasta proprietà privata e malgrado la città non sia lontana, qui potete iniziare ad assaporare gli spazi, i colori e i profumi dell'Africa. Nel pomeriggio è incluso un safari in 4x4 aperto all'interno della riserva. Cena e pernottamento. La costituzione del gruppo avviene direttamente in loco all'arrivo.
Qualora il volo prenotato (es. per questioni di disponibilità e/o per vettore prescelto) differisse dalla maggioranza del gruppo, sarà richiesto un trasferimento individuale (con autista in inglese) dall'aeroporto al lodge.
Pasti ed attività, se non usufruiti, non saranno rimborsabili.
Windhoek / Central Namibia / Etosha (settore nord-orientale) (610 km)
Superiore | King Nehale Lodge o similare | Pensione completa |
Prima colazione.
Oggi ci attende un lungo trasferimento, in direzione Nord, per raggiungere nel pomeriggio inoltrato, la zona del più importante Parco Nazionale della Namibia e uno dei più rappresentativi del continente africano: il Parco Etosha.
Pranzo in corso di trasferimento.
Il nostro lodge è posizionato poco distante dall'ingresso nord-orientale del parco, King Nehale. Cena e pernottamento.
Parco Nazionale di Etosha / Etosha Heights Private Game Reserve (285 km)
Superiore | Etosha Heights Private Game Reserve | Pensione completa |
Oggi trascorreremo una splendida giornata, interamente dedicata al fotosafari e alla scoperta dell’Etosha.
Pranzo in corso di safari in uno dei Rest Camp presenti nel parco.
Nel pomeriggio inoltrato, dopo aver attraversato a questo punto le piste più belle per godere non solo della vista della grande fauna africana ma degli incredibili scenari che questo Parco regala, arriviamo nell'esclusiva Riserva Privata di Etosha Heights situata proprio al bordo meridionale del Parco. Cena e pernottamento al lodge. La distanza chilometrica odierna è variabile e dipendente dagli avvistamenti all'interno del Parco.
Per saperne di più: Etosha National Park L’Etosha National Park è il primo parco fondato in Namibia nel 1907 e sicuramente uno dei migliori luoghi al mondo per osservare gli animali. Il suo nome significa “grande luogo bianco asciutto”, anche conosciuto come “la terra delle acque asciutte” e deriva dalla vasta depressione salina dalle sfumature bianche e verdastre chiamata Etosha Pan. Ma sono le foreste e le praterie circostanti a costituire un habitat tanto favorevole alla fauna del parco. L’Etosha National Park occupa una superficie di oltre 20 000 kmq, dove vivono 114 specie di mammiferi, 340 di uccelli, sedici di rettili e anfibi e un’innumerevole varietà d’insetti. Geologia L’Etosha Pan è un vastissimo deserto salino pianeggiante che per pochi giorni l’anno, per via delle piogge, si trasforma in una laguna poco profonda popolata da fenicotteri e pellicani bianchi.
Quando si formò, dodici milioni di anni fa, era una depressione poco profonda alimentata dalle acque del fiume Kunene, ma i mutamenti climatici e tettonici verificatisi nel corso dei secoli hanno fatto abbassare il livello dell’acqua e creato questa depressione salina che ora si riempie d’acqua solo sporadicamente. Quando le precipitazioni sono abbondanti, essa è alimentata da fiumi effimeri detti oshanas e omiramba che sono valli fluviali fossili i cui corsi d’acqua scorrono talvolta sotto terra. Flora & Fauna La pianta più diffusa a Etosha è il Mopane, che circonda la depressione salina e costituisce circa 80% dell’intera vegetazione. Secondo la stagione si possono vedere nel parco elefanti, giraffe, zebre, antilopi saltanti (springbok), alcelafi rossi, gnu, orici (gemsbok), antilopi alcine, kudu maggiori, antilopi roane, struzzi, sciacalli, iene, leoni, ghepardi e leopardi.
Tra le specie in pericolo di estinzione vi sono l’impala dal muso nero e il rinoceronte nero. La densità degli animali è in relazione alla vegetazione. Nella stagione secca invernale gli animali si raggruppano intorno alle pozze d’acqua, mentre durante i caldi e piovosi mesi estivi si disperdono e trascorrono le giornate riparandosi nella boscaglia.
Di pomeriggio si possono vedere gli animali che riposano sotto gli alberi. Le temperature estive possono raggiungere i 44ºC. Anche gli uccelli abbondano, i buceri dal becco giallo sono molto diffusi e a terra si possono vedere le enormi otarde di Kori.
Etosha Heights Private Game Reserve
Superiore | Etosha Heights Private Game Reserve | Pensione completa |
Pensione completa. Al mattino e al pomeriggio esploriamo questa bellissima Riserva facendo emozionanti safari a bordo di veicoli 4x4 aperti. Saremo accompagnati da esperti ranger di lingua inglese.
Etosha Heights / Villaggio Himba / Damaraland (310 km)
Superiore | Malansrus Damaraland Glamping Camp | Pensione completa (con bevande locali incluse solo a cena) |
Sveglia all'alba se si desidera prendere parte ad ultimo safari in 4x4.
Prima colazione.
Il tour si arricchisce oggi di un’altra giornata di incredibile valore.
Ci si dirige verso una delle regioni più sorprendenti da un punto di vista paesaggistico, il Damaraland. In un susseguirsi di bellissimi paesaggi si arriva ad incontrare e conoscere gli Himba, popolo bello e fiero ancor oggi semi-nomade. Senza dubbio una delle etnie più intriganti del continente africano che ha saputo mantenere antiche tradizioni, costumi ed usanze anche a dispetto delle continue interazioni con le popolazioni più civilizzate. Pranzo lungo il percorso prima di giungere presso il nostro esclusivo Glamping Camp.
Cena e pernottamento in tenda di lusso.
Per saperne di più: Himba Tra il XVI e il XVII secolo gli Herero, un popolo bantu dedito alla pastorizia, entrarono in Namibia provenienti dall’Angola e si stabilirono con le loro mandrie in quest’area rimanendovi per circa 200 anni. Dopo questo periodo, probabilmente a causa del sovrappopolamento dovuto alle varie ondate di immigrazione, la maggior parte di loro si mosse verso sud alla ricerca di pascoli più idonei e si disperse in tutta la parte centro settentrionale del paese dando vita a innumerevoli scontri con il popolo dei Nama, anch’essi allevatori e alla ricerca di pascoli.
Nel XIX secolo a seguito di un’epidemia di peste bovina e delle vessazioni subite dai Nama Swartbooi, gli Herero rimasti in Kaokoland si trovarono costretti, per non morire di fame, a ripassare il confine con l’Angola e chiedere aiuto alla tribù locale degli Ngwambwe. Questi li ribattezzarono Himba, che nella loro lingua significa “coloro che chiedono l’elemosina”.
Gli Himba rimasero in Angola per oltre un lustro, fino a quando un Herero di nome Vita, che accompagnava una spedizione scientifica, li trovò e decise di aiutarli. Dopo averli organizzati militarmente si mise a servizio del governo portoghese in Angola per combattere i ribelli, in cambio di armi e bestiame. Finalmente nel 1916, Vita e gli Himba furono in grado di attraversare il fiume Kunene, sconfissero i Nama e poterono ritornare a vivere nelle loro terre.
Nel frattempo l’opera missionaria compiva quasi un secolo e il popolo Herero era stato convertito al Cristianesimo e aveva cambiato molte delle sue tradizioni; le differenze fra coloro che fino a cent’anni prima erano stati un solo popolo, erano ora insormontabili e i due popoli pur parlando la stessa lingua non si riunirono più, gli Herero continuarono nel loro percorso di modernizzazione, mentre gli Himba mantennero il nome adottivo e rifiutarono ogni tipo di influenza esterna per vivere secondo la loro cultura e tradizione.
La società Himba si può definire un sistema teocratico dove il capo villaggio è anche il capo spirituale e l’amministrazione del villaggio (kraal) segue le regole religiose-tradizionali. La base della società Himba è la famiglia, spesso allargata agli zii e ai cugini, il termine villaggio è in realtà improprio, in quanto gli abitanti del kraal sono tutti parenti. Per questa ragione i rapporti fra i vari villaggi sono sempre numerosi e amichevoli per ragioni di matrimonio e d’affari.
La loro religione si basa sul culto degli antenati: gli Himba ritengono che le anime dei morti abbiano poteri soprannaturali e siano il tramite tra i viventi e Dio, che chiamano Mukuru. Da qui deriva la necessità di mantenere buoni rapporti con le anime dei defunti seguendo e rispettando le tradizioni e chiedendo la loro benedizione attraverso il fuoco sacro detto Okuruwo. Questo è generalmente un unico ceppo ardente il cui mantenimento continuo è a cura del capo tribù e della sua prima moglie; durante le cerimonie sarà al fuoco sacro che il capo villaggio chiederà la benedizione degli antenati.
L’economia degli Himba si basa quasi esclusivamente sull’allevamento del bestiame, essi sono pastori semi-nomadi e allevano principalmente mucche e capre. La loro dieta consiste quasi esclusivamente di latte cagliato (Omahere) e carne, principalmente di capra, le mucche infatti sono il loro patrimonio e vengono macellate solo per eventi importanti.
Sono anche soliti barattare capre e manufatti per avere in cambio mais, zucchero ed oggetti d’ornamento personale. Le donne himba sono famose per il colore rosso della loro pelle che ungono con una crema ottenuta da burro e polvere d’ocra. Questo trattamento viene utilizzato per proteggere la pelle dal sole, dagli insetti e per assorbire il sudore e la polvere, (tutte le mattine l’ocra viene tolta e rimessa), e naturalmente come trattamento di bellezza.
Gli Himba sono famosi anche per le loro acconciature chiamate erembe: i capelli delle donne vengono intrecciati con dell’extension di fibra di palma o crine di cavallo e le treccine così ottenute vengono avvolte da un tubicino di sottile pelle di capra che viene poi unta con l’ocra.
Damaraland - Twyfelfontein & Elefanti (150 km)
Superiore | Malansrus Damaraland Glamping Camp | Pensione completa (bevande locali incluse solo a cena) |
Bella giornata tra natura e cultura alla scoperta di questa regione rinomata non solo per il suo straordinario sito Patrimonio dell’Unesco di Twyfelfontein ove antiche incisioni rupestri, risalenti al Paleolitico, hanno dato vita ad uno dei Musei all’aperto di maggior interesse al mondo ma anche per i rari elefanti e rinoceronti del deserto. Il fotosafari è davvero piacevole ed emozionante e si svolge prettamente lungo i letti secchi dei fiumi effimeri della regione. Oltre alla bellezza dei pachidermi, che si sono adattati a condizioni veramente estreme, si potrà godere dei panorami unici di una delle zone più belle ed affascinanti della Namibia.
Pranzo in corso di escursione.
Cena e pernottamento in tenda. Per saperne di più: Damaraland Nel Namib settentrionale, le sporadiche sorgenti e i fiumi effimeri creano strisce verdi e umide in cui vivono animali selvatici, uomini e bestiame. Procedendo verso l’interno dalle dune e dalle pianure della spoglia Skeleton Coast, il terreno s’innalza gradualmente generando prima alcune selvagge montagne desertiche, poi gli altopiani dalla vegetazione a macchia della Namibia Centrale.
Questa è la zona denominata Damaraland il cui nome deriva dell’etnia dei Damara. I suoi grandi spazi sono una delle ultime aree faunistiche non ufficiali dell’Africa, dove si possono ancora vedere gli animali vagare liberamente al di fuori dei parchi e delle riserve protette. Il Damaraland offre anche molte bellezze naturali tra cui il massiccio del Brandberg che culmina con la vetta più alta della Namibia – il Konigstein, alto 2573 m. Insieme a Twyfelfontein e allo Spitzkoppe, il Brandberg custodisce siti preistorici con alcune delle pitture e incisioni rupestri più belle del continente. Per saperne di più: Twyfelfontein la zona più conosciuta del Damaraland è la zona di Twyfelfontein. I Damara, che un tempo vivevano in questa zona, la denominarono Uri-Ais o “fontana saltante” dalla sua sorgente di acqua fresca. Nel 1947 il nome è stato cambiato in Twyfelfontein – che significa “fontana dubbiosa”, dal primo colono bianco, che riteneva che la sorgente fosse troppo debole per essere un valido supporto per l’allevamento del bestiame. Nel 1952 la zona è stata dichiarata monumento nazionale per i suoi tesori artistici. Twyfelfontein è conosciuta per l’abbondanza di graffiti e pitture rupestri situate in una valle di arenaria rossa. Si crede che i graffiti risalgano a circa 6000 anni fa. In totale vi sono oltre 2500 graffiti divisi in sei categorie o fasi, fino al XIX secolo. La maggior parte dei graffiti rappresenta animali e le loro orme, con rare rappresentazioni di uomini rispetto alle migliaia d’immagini presenti.
Le pitture e le incisioni rupestri hanno un’origine incerta e le ipotesi sulle loro origini abbondano. Purtroppo non esiste un modo affidabile di datarle senza distruggerle. Si può dedurre che gli artisti fossero nomadi che vivevano di caccia e di raccolta e che non conoscessero l’agricoltura né la ceramica. La maggior parte delle pitture rupestri riflette il rapporto tra gli esseri umani e la natura.
Alcune sono rappresentazioni stilizzate, ma nella maggior parte dei casi riproducono fedelmente e con grande abilità le persone e gli animali della regione. I temi ricorrenti comprendono il ruolo delle donne e degli uomini, battute di caccia e pratiche di medicina naturale. Le pitture si possono raggruppare in tre periodi distinti: le più antiche sembrano riflettere un periodo di nomadismo durante il quale le popolazioni si dedicavano prevalentemente alla caccia. Le opere successive, che rivelano un netto miglioramento artistico, suggeriscono pacifiche incursioni di gruppi provenienti da altre zone, forse San o Khoi-Khoi. L’ultimo stadio indica un impoverimento dell’espressione artistica dovuto forse a una perdita d’interesse verso il genere.
Le tonalità del rosso si ottenevano principalmente macinando ossidi di ferro e aggiungendo a questa polvere un po’ di grasso animale per formare una pasta adesiva. I pigmenti bianchi erano ricavati dalla silice, dal quarzo in polvere e dalle argille bianche ed erano per natura meno adesivi di quelli rossi. Gli artisti applicavano i colori alla roccia usando le dita, bastoncini e pennelli ricavati con peli d’animali.
L’arte rupestre ha la particolarità di essere ammirata nel luogo della sua creazione. L’osservatore attento potrà dunque farsi un’idea dell’ambiente che ha ispirato i dipinti.
Damaraland / Spitzkoppe / Swakopmund (410 km)
Damaraland / Spitzkoppe / Swakopmund (410 km)
Superiore | Hansa Hotel o similare | Prima colazione e pranzo |
Dopo la prima colazione ci lasciamo alle spalle la regione del Damaraland per spingerci fino all'area dello Spitzkoppe.
Diversi picchi granitici costituiscono la formazione montuosa principale che svetta quasi a picco dall'altopiano circostante per oltre 700 metri. Non a caso lo Spitzkoppe è anche chiamato il "Cervino della Namibia" con la sua vetta più alta che lambisce i 1.785 mt.
La roccia, modellata dagli agenti atmosferici che si sono succeduti nei milioni di anni (si stima più di 700), è unica nel suo genere creando scenari da cartolina e non mancano spettacolari archi. Inoltre, geologicamente parlando, questa regione ha tanto da raccontare sulla storia del nostro Pianeta.
Pranzo in corso di trasferimento.
Al termine proseguimento per la bella cittadina di Swakopmund dove arriveremo nel pomeriggio inoltrato.
Pernottamento in hotel.
Data l’ampia offerta di ristoranti in città, la cena sarà libera e a discrezione dei partecipanti. Per saperne di più: Spitzkoppe Una delle meraviglie paesaggistiche e geologiche più rinomate della Namibia. Dominando le pianure del Namib, le montagne del grande e piccolo Spitzkoppe ed movimentati Monti Pontok rappresentano un vero must di questa meravigliosa terra. Facilmente raggiungibili sia da Windhoek sia dal Damaraland, rappresentano la storia geologica della Namibia datata oltre 130 milioni di anni. Sono infatti il risultato della rottura del supercontinente di Gondwana quando l’oceano Atlantico venne a formarsi dalla separazione fra Africa e Sud America.
Il piccolo Spitzkoppe è ben noto tra i collezionisti di minerali per la presenza di topazi, acquamarina e altre pietre semipreziose, mentre il fratello maggiore, caratterizzato da pareti granitiche a strapiombo, attira molti appassionati di arrampicata su roccia, questo ne ha dato il soprannome di “Cervino d’Africa”. Se a livello geologico siamo difronte ad un meraviglioso monolite granitico risalente al Cretaceo, in questi luoghi moltissime popolazioni, attirate ed ammaliate dalle pareti rocciose a picco sulla piana antistante, hanno realizzato un numero impressionante di incisioni e pitture. Non a casa il sito "Paradiso dei Boscimani" si trova all'estremità orientale dei vicini Monti Pontok, uno dei numerosi siti di arte rupestre della Namibia che godono dello status di Monumento Nazionale.
I graniti dello Spitzkoppe presentano interessanti forme dovute all’erosione, un esempio è proprio “l’arco”, ovvero il risultato dell’azione del vento con la sabbia e dell’escursione termica (degradazione meteorica a buccia di cipolla), stessa azione che ha creato le forme arrotondate delle cime dei monti Pontok, simili alle capanne indigene, da qui il loro nome. Per saperne di più: Swakopmund Swakopmund ha un carattere particolare probabilmente dovuto alla sua storia coloniale e al fatto che non ha ospitato industrie di rilievo a parte quella turistica per la maggior parte del secolo scorso. Alte palme bordano le strade e i giardini ben tenuti contribuiscono a creare un’atmosfera da oasi. Le caffetterie all’aperto, i bar e le pasticcerie fanno furore in una cittadina costellata d’interessanti edifici di un’altra epoca.
Qui vivono numerosi artisti e, passeggiando per la città, è possibile scoprire le sue gallerie d’arte e i negozi che espongono le opere di pittori e artisti locali. Vi sono anche boutique, negozi di souvenir, negozi di pietre semipreziose, gioiellerie, supermercati, negozi di antiquariato e di tessuti, una conceria e molto altro. Swakopmund è diventato un luogo di attrazione per chi è alla ricerca di emozioni. Molti arrivano fin qui per avventurarsi sulle dune con le quad bikes, per sciare con i sand board, per fare del tandem skydiving, per volare sul deserto. Anche se Swakopmund si trova alle porte del deserto e lungo una delle coste più desolate del mondo, questi due fattori si combinano e danno a questa città unica un clima sorprendentemente temperato.
Le temperature estive non raggiungono mai gli estremi del deserto, a pochi chilometri all’interno, ed anche gli inverni sono miti, caratterizzati occasionalmente dal caldo vento dell’est. La città prende il nome dalla sua posizione alla foce del fiume Swakop, che raramente presenta acque di superficie, ma che invece fornisce acqua sotterranea per un certo numero d’interessanti fenomeni naturali, come la Valle della Luna, la Piana delle Welwitschie e l’Oasi Goanikontes. All’estremità meridionale della città si trova una fascia di dune costiere mobili che raggiunge Walvis Bay, a trentadue chilometri. A nord di Swakopmund si trova la famosa Skeleton Coast, che, malgrado ancora evitata dalla gente di mare, rappresenta oggi un eldorado per i pescatori.
Swakopmund / Pelican Point & Sandwich Harbour / Namib Desert (400 km)
Superiore | Desert Hills Glamping Camp | Pensione completa |
Un'altra giornata con scenari indimenticabili.
Dopo la prima colazione si procede infatti verso Walvis Bay, importante cittadina portuale a circa 45 Km a sud di Swakopmund. Giunti presso lo Yacht Club ci attende un catamarano per una breve navigazione sulla baia di Walvis. Con un po' di fortuna ammireremo cormorani e tanti altri uccelli marini ma anche delfini.
Sbarchiamo all'altezza di Pelican Point in uno scenario davvero suggestivo.
E' qui che sarà possibile ammirare una colonia di otarie in un contesto praticamente privato. Ci saranno ad attenderci dei veicoli 4x4 per spingerci a sud fino a Sandwich Harbour.
E' qui che le alte dune sabbiose del Namib si gettano letteralmente nell'Oceano con piscine naturali salmastre, che si vengono a creare dai moti delle maree, richiamo irresistibile per tantissimi uccelli marini. L'escursione viene effettuata con guida locale di lingua inglese. Al termine viene servito un aperitivo rinforzato prima di rientrare a Walvis Bay. Si procede poi per l'antico deserto del Namib attraversando così il settore settentrionale del Namib Naukluft dove canyon e vallate regalano paesaggi di incredibile bellezza.
Arriviamo nel tardo pomeriggio presso il nostro Glamping Camp che si avvale di una posizione privilegiata per ammirare il tramonto. Cena e pernottamento in tenda di lusso.
Sossusvlei, Dead Vlei & Sesriem Canyon (250 km)
Superiore | Desert Hills Glamping Camp | Pensione completa (bevande locali incluse solo a cena) |
Sveglia mattutina per godere della migliore luce durante l’escursione alle rinomate dune di Sossusvlei. Tempo a disposizione per visitare Sossusvlei, l’emozionante Deadvlei, e il vicino canyon di Sesriem la cui conformazione geologica svela molti misteri sulla formazione e l’evoluzione del nostro Pianeta Terra.
Il pomeriggio è a disposizione per relax. Pernottamento. Per saperne di più: Sossusvlei Questa valle dove il fiume Tsauchab scompare tra l’argilla bianca alla base di alcune tra le dune più alte del mondo, è una delle attrazioni turistiche più spettacolari della Namibia. Le dune si stendono a perdita d’occhio e le loro ricche colorazioni variano dall’albicocca al rosso e all’arancio vivo.
Tre dei punti più belli nella zona di Sossusvlei sono: Hiddenvlei, a breve distanza dal parcheggio 2x4, Deadvlei, così nominata a causa degli scheletrici tronchi di antiche acacie che si trovano al centro della secca piana e Sossusvlei stessa. Se le piogge sono abbondanti, il fiume Tsauchab riesce a scorrere fino alla valle creando un paradiso per gli uccelli acquatici. Anche durante la stagione secca spesso è possibile vedere orici, antilopi saltanti e struzzi che si nutrono della sparsa vegetazione lungo i corsi d’acqua. Il Nara!, un frutto simile allo Tsamma, melone che si trova in questa zona, viene mangiato per il suo contenuto d’elementi nutritivi e di liquido.
Le Dune Del Namib Le dune del Namib si estendono a sud, dall’Orange al Kuiseb River, (nella zona nota come dune sea o “mare di dune”) e a nord, da Torra Bay nel parco della Skeleton Coast fino al fiume Cuoca in Angola. Sono composte da variopinte sabbie di quarzo ed hanno sfumature che vanno dal color crema all’arancio, al rosso e al viola. A differenza delle antiche dune del Kalahari, quelle del Namib sono dinamiche perché si spostano e assumono forme particolari per effetto del vento. La parte superiore della duna, rivolta in direzione dello spostamento, si chiama pendio di scorrimento ed è qui che la sabbia, cadendo dalla cresta, scivola verso il basso. In questo punto si accumulano le particelle vegetali e i detriti animali che costituiscono la magra fonte alimentare degli abitanti di quest’ambiente e proprio per questo motivo vi si concentrano quasi tutte le forme di vita esistenti sulle dune.
Dune Paraboliche Nella parte orientale del mare di dune e nella zona di Sossusvlei le dune sono classificate come paraboliche o multi cicliche e sono il risultato delle condizioni variabili del vento. Sono le dune più stabili del Namib e come tali, anche le più ricche di vegetazione.
Dune Trasversali Nei pressi della costa a sud di Walvis Bay si trovano invece le dune trasversali, ossia lunghe formazioni lineari perpendicolari ai venti che soffiano da sud-ovest, quindi orientate verso nord e nord-ovest.
Dune Seif All’interno del Parco del Namib, la zona di Homeb è caratterizzata dalle imponenti dune lineari seif, enormi increspature di sabbia orientate da nord-ovest a sud-est. Raggiungono i 100 metri d’altezza e distano all’incirca un chilometro l’una dall’altra, come risulta evidente anche dalle fotografie scattate dai satelliti. Sono formate dai venti stagionali: in estate, quando prevalgono i venti meridionali, la parte superiore rivolta in direzione dello spostamento si trova sul versante nord-orientale, mentre in inverno, quando i venti soffiano nel senso contrario, essa si sposta sul versante sud-occidentale.
Dune A Stella Nelle aree esposte ai venti provenienti da tutte le direzioni si formano le cosiddette dune a stella, chiamate così perché hanno crinali multipli che, se osservati dall’alto, ricordano la forma delle stelle. Barcane
Nella parte meridionale dello Skeleton Coast Park e nella zona a sud di Luderitz prevalgono le dune chiamate barcane: create da venti unidirezionali, sono le dune più mobili in assoluto e, quando si muovono, assumono la forma di una mezzaluna con le punte rivolte in direzione dello spostamento. Sono queste le dune che stanno lentamente divorando la città fantasma di Kolmanskop, vicino a Luderitz, e sempre di questo tipo sono le famose “dune ruggenti” della Skeleton Coast settentrionale, chiamate così per via del suono provocato dall’aria espulsa dagli interstizi presenti tra i granelli di sabbia. Il suono è udibile soprattutto nelle calde ore del pomeriggio.
Dune A Collinetta Notevolmente più piccole delle altre, queste dune si trovano radunate in gruppi sulle distese pianeggianti vicino alle fonti d’acqua. La sabbia si raccoglie intorno alla vegetazione – in genere è sufficiente un ciuffo d’erba – ed è tenuta ferma dalle radici della pianta in modo da formare un cespuglio sabbioso.
In genere queste dune non superano i 2-3 metri d’altezza. Le Comunità Delle Dune Nonostante il loro aspetto spoglio, le dune del Namib ospitano un ecosistema complesso in grado di vivere grazie all’umidità portata dalle frequenti nebbie. Queste sono causate dalla condensazione quando i freddi e umidi venti marini, influenzati soprattutto dalla corrente del Benguela dell’Atlantico meridionale, incontrano il caldo secco che sale dalle sabbie del deserto. Questo fenomeno occorre di notte e origina spesso nebbie mattutine che in genere si dissolvono con il caldo del pomeriggio. Sott’acqua la corrente del Benguela, ricca di azoto, favorisce la presenza di colonie di plancton che attirano numerosi pesci che, a loro volta, fanno da cibo per gli uccelli e i mammiferi marini della costa. In nessun altro luogo della terra la vita riesce ad affermarsi in condizioni tanto ostili: questa sorta di miracolo è possibile grazie soprattutto ai semi e alle particelle di piante depositati dal vento e all’umidità portata dalla nebbia.
Nelle pianure ghiaiose vivono struzzi, zebre, orici (gemsbok), antilopi saltanti (springbok), manguste, scoiattoli di terra e altri animali come lo sciacallo, il caracal e la iena bruna. Se le piogge sono abbondanti i semi germogliano e la ghiaia arida si trasforma in un prato di erba alta anche un metro pullulante di animali. Nella sabbia vivono molte piccole creature e basta anche una breve passeggiata per riuscire a scorgere le tracce di questa comunità adattatasi così bene all’ambiente. Di giorno le temperature in superficie possono raggiungere i 70ºC, ma nella parte sottostante i granelli di sabbia sono separati da ampi spazi nei quali l’aria circola liberamente e molti di questi piccoli animali trovano qui fresco rifugio.
Quando poi arriva il freddo della notte, essi approfittano del fatto che la sabbia trattiene parte del calore assorbito di giorno per crearsi un caldo riparo. I luoghi migliori per osservare la vita nel deserto sono Sossusvlei e le dune del sud di Homeb, sul Kuiseb River. Il mattino presto provate a cercare i segni di quanto è accaduto durante la notte: riuscirete a distinguere con facilità le tracce di scarafaggi, lucertole, serpenti, ragni e scorpioni.
Nelle dune vivono un numero impressionante di coleotteri, ghiotti del materiale vegetale che trovano in quest’ambiente. Per saperne di più: Sesriem Canyon Molti anni fa il fiume Tsauchab, che sorge nelle montagne Naukluft e Zaris intagliò un canyon in questa zona apparentemente desolata.
Il Sesriem Canyon in realtà ospita uccelli, animali e piante perché le sue ripide pareti impediscono l’evaporazione dell’acqua e proiettano fresche ombre sul canyon. Oggi il fiume Tsauchab scorre solo dopo abbondanti piogge. Pare che il nome “Sesriem” derivi dal fatto che i primi visitatori dell’area raccogliessero l’acqua dal fiume unendo sei cinghie per i buoi (“riems” in Afrikaans) per fare in modo che un secchio raggiungesse l’acqua dalla cima del canyon.
La parte ovest di questo canyon profondo 30 metri diventa gradualmente più bassa e a un certo punto il fiume si espande e forma una valle lungo il suo corso per Sossusvlei.
Deserto del Namib / Deserto del Kalahari (290 km)
Superiore | Kalahari Anib Lodge | Pensione completa |
Un gradevole trasferimento tra bei passi montani ed ampie vallate ci conduce verso la regione del deserto del Kalahari. Sistemazione in uno dei Lodge della regione.
Al pomeriggio esploriamo questo fragile eco-sistema con un'attività di safari a bordo di veicoli 4x4 aperti per poter apprezzare in tutta la sua bellezza anche questo affascinante deserto. Cena e pernottamento. Per saperne di più: Kalahari Il deserto del Kalahari è una vasta distesa sabbiosa che si estende per circa 520.000 km², è situato sull’immenso altopiano che copre l’Africa australe e si trova ad una altezza media di 900 metri. Copre il 70% del territorio del Botswana e parti dello Zimbabwe, della Namibia e del Sudafrica ed è il quarto deserto al mondo per estensione. Il deserto del Kalahari si trova all’interno di un bacino che porta lo stesso nome e misura oltre due milioni e mezzo di chilometri quadrati arrivando a coprire ben nove paesi africani.
Il nome Kalahari deriva dalla parola Kgalagadi della lingua Tswana e significa "la grande sete”. Il Kalahari è un deserto di sabbia rossa, in parte arido e in parte semi arido. Parti del Kalahari ricevono più di 250 mm di acqua piovana ogni anno, mentre la zona veramente arida si trova a sud-ovest, dove ogni anno piovono meno di 175 mm d'acqua, rendendo quest'area un deserto di tipo fossile. Le temperature estive variano dai 20 ai 40 °C, mentre in inverno il clima è secco e freddo, con una temperatura minima che può essere sotto lo zero. Le uniche riserve d'acqua di grandi dimensioni sono costituite dai pan, laghi salati effimeri che si riempiono durante la stagione delle piogge. Tra gli animali che vivono nella regione vi sono iene, leoni, suricati, antilopi e molte specie di rettili e uccelli. La vegetazione è molto variegata e comprende più di 400 specie di piante, ma consiste principalmente di graminacee e acacie.
Il Kalahari ospita l'antico popolo nomade dei Boscimani, che si crede vivano in queste terre come cacciatori-raccoglitori da almeno ventimila anni. Vi sono numerosi giacimenti di carbone, rame e nichel e una delle più grandi miniere di diamanti del mondo. San I Boscimani o San come preferiscono farsi chiamare, sono gli abitanti più antichi dell’Africa Australe. Sembra accertato dalla scienza ufficiale che i San costituiscano uno dei più antichi rami dell'evoluzione dell'uomo moderno. I San vivevano perlopiù in gruppi nomadi composti di 25-35 persone.
Ciascun gruppo si componeva di diverse famiglie. Questa etnia applicava un sistema di divisione delle terre in base al quale ogni gruppo aveva un suo territorio definito, che poteva misurare anche 1000 Kmq. Non vi era una gerarchia politica e non esistevano capi: le decisioni erano prese collettivamente dall’intero gruppo, all’interno del quale avevano diritto di parola tanto gli uomini quanto le donne. Ma non tutti i San vivevano solo di caccia e di raccolta. All’inizio del XIX secolo i San gestivano, infatti, una delle più vaste reti commerciali dell’era pre coloniale, estesa in tutto il Kalahari. L'arrivo delle popolazioni bantu, portò al declino di questo popolo che si aggravò ulteriormente con l’arrivo dei Boeri. Il conflitto con i bianchi è stato particolarmente cruento: i Boscimani erano accusati di attaccare indiscriminatamente il bestiame e di cacciare in zone che ora appartenevano ai coloni, di conseguenza furono perseguitati e addirittura cacciati dai coloni alla stregua di animali feroci. Oggi i San vivono principalmente in Botswana, nel deserto del Kalahari e in Namibia e sono considerati al livello più basso della scala sociale africana perché, non avendo più terra, hanno dovuto abbandonare il proprio stile di vita e di conseguenza la loro cultura.
In Namibia vivono nella parte nord-orientale del paese e si suddividono in quattro gruppi: i Naro nella zona di Gobabis, gli !Xukwe e gli Hei//Kom nel Bushmanland occidentale, nel Kavango e nel Caprivi e gli Ju/hoansi (o !kung) nel Bushmanland orientale, numerosi soprattutto nella zona intorno alla città di Tsumkwe. In passato la grande flessibilità della loro società ha aiutato i San a sottrarsi alle conquiste e alle dominazioni di altri popoli, ma al tempo stesso ha impedito loro di organizzarsi per formare gruppi di pressione e quindi rivendicare e difendere i loro diritti.
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