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Dalla costa bassa e sabbiosa dell’oceano Indiano, il territorio del Kenya si avvia procedendo verso l’interno. Nel nord si trovano aree desertiche, e nel centro sud altopiani, con boschi e savane. I fiumi del Kenya non sono imponenti; i due principali, il Tana e il Galana, si gettano nell’oceano Indiano e hanno un regime molto variabile nel corso dell’anno, in base alla frequenza delle precipitazioni piovose.

Il clima, molto caldo e umido nelle regioni costiere, si fa più mite e asciutto nel cuore del Paese, in rapporto all’altitudine.


Il Kenya è uno Stato dell’Africa Orientale, confinante a nord con Etiopia e Sudan del Sud, a sud con la Tanzania, a ovest con l’Uganda, a nord-est con la Somalia e ad est con l’oceano Indiano. 


Nairobi ne è la capitale e la città più grande. 


L’ambiente dominante è quello della savana, tutelato da numerosi parchi naturali che coprono circa il 10% del territorio nazionale. Sulle pendici delle montagne e lungo il corso dei fiumi si trovano tracce dell’originaria foresta pluviale; mentre a nord, nelle zone meno piovose, la savana sfuma nel deserto. 


La popolazione è suddivisa in più di settanta etnie, appartenenti a quattro famiglie linguistiche: i bantu, i nilotici, i paranilotici e i cusciti. Attualmente l’etnia più numerosa è rappresentata dal gruppo bantu dei kikuyu. 

Nel paese vivono inoltre esigue minoranze di asiatici, europei e arabi.

 

Da sapere

Nazione

Kenya

Visto

Obbligo di E-Visa (visto elettronico on-line) da richiedersi almeno 7 giorni prima della data di partenza accedendo a questo sito: www.evisa.go.ke

Lingua

In Kenya le lingue ufficiali sono il Kiswahili e l'Inglese

Moneta

La valuta keniota è lo shilling, diviso in centesimi (1 euro vale circa 111 shillings). Consigliamo di premunirsi di euro di piccolo taglio e di fare piccoli cambi di valuta locale in quanto è molto difficile riconvertirla. Carte di credito accettate ovunque

Documenti

È necessario il passaporto con validità residua di almeno sei mesi al momento della richiesta del visto.

Clima 

Il clima è di tipo tropicale, generalmente caldo di giorno e fresco di sera salvo nei mesi caldi da dicembre a febbraio.

Il tempo dipende dall’altitudine e dalla vicinanza alle coste. Queste ultime infatti sono contrassegnate da un clima di tipo tropicale che raggiunge nell’alta stagione i 31°C nel periodo fra dicembre e febbraio ed ha le più alte precipitazioni fra aprile e maggio. Nairobi, che è situata a 1.661 metri sul livello del mare, raggiunge al massimo 23°-26°C fra dicembre e febbraio.

Luglio e agosto sono i mesi più freschi. Per chi intende visitare le riserve,  il periodo consigliato sono i mesi di gennaio e febbraio e il periodo da giugno ad ottobre, Per chi sceglie una vacanza balneare in Kenya, consigliamo agosto e settembre, in quanto nei mesi successivi, soprattutto da dicembre a marzo, il caldo si fa intenso.

 

Da non perdere: 

 

1 Samburu National Reserve

La riserva nazionale Samburu si estende per 165 chilometri quadrati al centro del Paese, a nord del fiume Ewaso Nyiro, ed è inserito in un sistema che comprende anche le adiacenti riserve nazionali di Buffalo Springs e  Shaba. Pur avendo dimensioni contenute, Samburu comprende diversi habitat tra cui la foresta di palma dom e acacia, la savana arborea, la savana arbustiva e la savana piana.

Tra i tanti animali, qui ci sono numerose specie di gazzelle, zebre, ghepardi, leopardi, leoni, elefanti, coccodrilli, ippopotami, impala, orici beisa, cobo, struzzi somali, antilopi giraffa, giraffe reticolata e diverse specie di uccelli.

 

2 Parco Nazionale Lago Nakuru

 

Il Parco Nazionale di Lago Nakuru si estende per circa 180 chilometri quadrati nella provincia della Great Rift Valley.

Il lago è alimentato di fiumi Njoro, Makalia, Nderit e da numerose sorgenti.

All’interno dell’area sono presenti habitat molto differenti, come praterie, savane, zone boscose, colline rocciose, paludi e foreste di gigantesche Euphorbia candelabrum.

Le colline vicine, chiamate Out of Africa, garantiscono un’incantevole vista sul maestoso Baboon Cliff, una scarpata alta 2000. Fondato nel 1961, il Parco Nazionale di Lago Nakuru è famoso come santuario degli uccelli acquatici, luogo ideale per il bird watching: intorno al lago vivono infatti oltre un milione di fenicotteri, migliaia di pellicani bianchi ibis Hadada, garzette, chiurli, spatole e molti altri esemplari.

Vivono qui anche molti animali selvatici (anche se è assente l’elefante), come il rinoceronte nero e bianco,  la giraffa di Rothschild, antilopi d’acqua, dik dik, impala, bufali, facoceri, eland, babbuini, leopardi, sciacalli e ippopotami.

Qui vive inoltre una rara specie di pipistrello, il minuscolo Hipposideros megalotis.

 

3 Parco Nazionale Amboseli

Il Parco Nazionale Amboseli, situato ai piedi del Monte Kilimanjaro, fu fondato nel 1968 come una Riserva Naturale e dichiarato nel 1974 Parco Nazionale.

All’interno dell’area si susseguono i paesaggi più svariati: enormi pianure polverose, foreste di acacia, rocce laviche ricoperte da arbusti spinosi, paludi, laghi e rigogliosi stagni alimentati dai fiumi sotterranei provenienti dal Kilimanjaro.

Proprio qui intorno, nei periodi di maggiore siccità, si danno appuntamento diverse specie di animali selvatici in cerca di cibo e acqua.

A causa dei lunghi periodi di siccità, in generale, la vegetazione del parco è comunque piuttosto spoglia: questa caratteristica favorisce l’avvistamento degli animali selvatici che lo popolano, come giraffe, iene, eoni, elefanti, leopardi, gnu, ghepardi, ippopotami, rinoceronti, gazzelle e bufali.

Non manca anche qui una nutrita rappresentanza di specie ornitologiche che comprende esemplari di pellicani, falchi pigmei, aquile marziali, aquile crestate, gruccioni, aironi, gru coronate, cormorani, spatole, otarde, nibbi e poiane e gli uccelli migratori come vescovi rossi e gialli, astori, skimmer africani e tessitori di bufala (che passano di qui tra ottobre e gennaio).

 

4 East Tsavo National Park

Con un’ampiezza di quasi 12mila chilometri quadrati, questo parco – istituito nel 1948 –  è il più grande del Kenya.

È caratterizzato da brulle pianure secche, cespugli spinosi e stagni paludosi nei pressi del fiume Galana. Tra i paesaggi più incantevoli che si possono ammirare qui, spiccano le cascate Lugard Falls, una serie di rapide sul fiume Galana abitate da enormi coccodrilli, l’altopiano Yatta (la distesa di lava più lunga del mondo, che si snoda per quasi trecento chilometri), il Mudanda Rock sperone di roccia che si erge su una diga presso cui si recano molti animali per abbeverarsi.

Fare un safari in questo parco permette di vedere da vicino splendidi esemplari di leoni, elefanti, leopardi, rinoceronti e bufali – i cosiddetti Big Five – ma anche di ghepardi, giraffe, ippopotami, coccodrilli, iene, gazzelle, zebre, antilopi, toporagni oltre cinquecento specie di uccelli (tra cui poiane, storni, uccelli segretario, struzzi, gheppi e uccelli tessitore).

East Tsavo è diventato famoso grazie alla storia di una coppia di leoni maschi che ha ispirato la trama del film “Spiriti nelle Tenebre”: durante la costruzione della linea ferroviaria Kenya-Uganda nel 1898, i due temibili leoni erano soliti cacciare gli operai impegnati nei lavori: sbranarono ben 135 persone.

Vennero poi uccisi per mano del colonnello John Henry Patterson.

 

5  Riserva Masai Mara

La Riserva Masai Mara, ampia circa 1510 chilometri quadrati, si trova a sud del Kenya, all’interno della Great Rift Valley (un’altitudine che va dai 1500 ai 2000 metri). Prende il nome dalla popolazione indigena Masai e dal fiume Mara che lo attraversa. L’area è per lo più contraddistinta da estese praterie e savane, punteggiate da alberi di acacia lungo la zona sud-orientale: è considerato uno dei parchi migliori per l’avvistamento di un gran numero di animali selvatici.

Si incontrano qui i mitici Big Five – leoni, elefanti, leopardi, rinoceronti e bufali – ma anche zebre, ippopotami, antilopi e coccodrilli oltre a diverse specie di uccelli (aquile di mare dalla testa bianca, avvoltoi, falchi pigmei, turaco, marabù dalle ali rosse e  struzzi).

Il momento più magico è forse però quello che avviene tra luglio e ottobre: ogni anno, in questo periodo, oltre un milione di gnu si sposta dalla Tanzania verso il Masai Mara, attraverso il fiume.

 

 

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